Apocalisse 21:23

22 Versetti 22-27

La comunione perfetta e diretta con Dio sarà più che sufficiente a sostituire le istituzioni del Vangelo. E quali parole possono esprimere più compiutamente l'unione e la co-eguaglianza del Figlio con il Padre, nella Divinità? Che mondo tetro sarebbe questo, se non fosse per la luce del sole! Cosa c'è in cielo che ne faccia le veci? La gloria di Dio illumina quella città e l'Agnello ne è la luce. Dio in Cristo sarà una fonte eterna di conoscenza e di gioia per i santi del cielo. Non c'è notte, quindi non c'è bisogno di chiudere le porte; tutto è in pace e sicuro. L'insieme ci mostra che dovremmo essere sempre più portati a pensare al cielo come pieno della gloria di Dio e illuminato dalla presenza del Signore Gesù. Nulla di peccaminoso o di impuro, di idolatrico, di falso e di ingannevole può entrare. Tutti gli abitanti sono resi perfetti nella santità. Ora i santi sentono un triste miscuglio di corruzione, che li ostacola nel servizio di Dio e interrompe la loro comunione con lui; ma, al loro ingresso nel Santo dei Santi, sono lavati nella conca del sangue di Cristo e presentati al Padre senza macchia. Non sono ammessi in cielo coloro che operano abominazioni. È libero dagli ipocriti, da coloro che dicono bugie. Dato che nulla di impuro può entrare in cielo, lasciateci stimolare da questi scorci di cose celesti, ad usare ogni diligenza e a perfezionare la santità nel timore di Dio.

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